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Le Nostre Autoproduzioni

Autoprodursi cibo e oggetti usando le proprie mani, i saperi antichi o le tradizioni locali è sempre stato per noi qualcosa di fondamentale e vitale nel nostro progetto di lavoro e di vita.

Siamo ormai abituati a una logica di “usa e getta”, che ci porta a cambiare con estrema facilità un oggetto, non appena si rompe o non è più utile. Siamo abituati anche a trovare ogni cosa pronta e non avere idea di tutti i lavori, personaggi, passaggi che stanno dietro a un semplice pezzo di pane. Questo porta per forza di cose a non dare il giusto valore alle cose.

Per noi di Lamponi felici sapersi autoprodurre cibi e oggetti usando le proprie mani, i saperi antichi o le tradizioni locali è sempre stato qualcosa di fondamentale e vitale nel nostro progetto di lavoro e di vita. Partire da qualche ramo di salice e dare vita con le proprie mani ad un piccolo cestino, quanto può valere? Durante i mesi invernali,in particolar modo, dove i ritmi sono più lenti, dedichiamo molto tempo all’autoproduzione.

Pane

Partendo dalla nostra farina di grani antichi e utilizzando il piccolo mulino a macina di nostro padre, facciamo un pane semplice e genuino. La cottura viene fatta nel forno a legna e una volta acceso organizziamo infornate condivise. Che bello fare colazione con pane e marmellata autoprodotti, una vera delizia! Ma dovete sapere che Laura e Samuele fanno due pani diversi, usando differenti  lieviti madre e modalità di preparazione. C’è una piccola sfida ogni volta su chi fa il pane più buono, chi avrà ragione?

Formaggi

Utilizzando il latte prodotto dalle mucche allevate dall’azienda della Comunità della Guedrara, produciamo un formaggio con latte crudo e caglio vegetale. Non pastorizzando il latte, il risultato non è mai lo stesso perchè cambiano i fermenti lattici, ad esempio dall’alimentazione delle mucche o dalla temperatura esterna. Ci piace sperimentare e provare nuovi gusti, così nascono formaggi con spezie, zafferano, erba medica, aglio e rosmarino. I nostri formaggi non sono ancora in vendita ma ad ogni mercato ci piace portare una formaggella e farla assaggiare con un pezzo di pane.

Cesti di Vimini

Samuele nel 2016 parte per sei mesi all’interno di un progetto di scambio interculturale europeo in Danimarca. Ha cosi l’occasione di lavorare in un museo vivente medioevale rievocando la vita di un piccolo villaggio. Vestito da contadino svolge tanti compiti diversi, tra cui lavori di falegnameria, lavori con il cuoio e ferro. In questo contesto una coppia di anziani danesi gli insegna con passione e pazienza l’arte dei cestini di vimini e Samuele si innamora subito di questo lavoro prendendo appunti e studiando le diverse tecniche di realizzazione. Tornato in Italia inizia negli anni a piantare salici facendosi spedire anche delle varietà danesi. Ora possiamo contare su diversi alberi e iniziamo ad averne un numero sufficente per estendere la produzione di cestini. Le piante vanno potate tutti gli inverni cosi da avere sempre rami nuovi e sottili, molto adatti a piccoli cesti. Pian piano inizieremo a portarli nei mercati e ad utilizzarli nelle raccolte dei nostri frutti.

Saponi

Parte importante della nostra filosofia, è il riutilizzo. Attraverso il processo di saponificazione noi ridiamo vita a ciò che sarebbe altrimenti un rifiuto, l’olio esausto, e ne facciamo qualcosa di semplice, utile e profumato. Con il metodo a freddo, produciamo saponi al miele e cera d’api, cannella, lavanda, petali di fiori, e tanti altri ancora da sperimentare. Sono tanti gli strumenti e metodi di cosmesi e pulizie naturali. Crediamo che in ogni piccolo gesto, nella nostra quotidianità, si possa fare qualcosa di buono e utile per noi e per il pianeta.

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