Autoprodursi cibo e oggetti usando le proprie mani, i saperi antichi o le tradizioni locali è sempre stato per noi qualcosa di fondamentale e vitale nel nostro progetto di lavoro e di vita.
Siamo ormai abituati a una logica di “usa e getta”, che ci porta a cambiare con estrema facilità un oggetto, non appena si rompe o non è più utile. Siamo abituati anche a trovare ogni cosa pronta e non avere idea di tutti i lavori, personaggi, passaggi che stanno dietro a un semplice pezzo di pane. Questo porta per forza di cose a non dare il giusto valore alle cose.
Per noi di Lamponi felici sapersi autoprodurre cibi e oggetti usando le proprie mani, i saperi antichi o le tradizioni locali è sempre stato qualcosa di fondamentale e vitale nel nostro progetto di lavoro e di vita. Partire da qualche ramo di salice e dare vita con le proprie mani ad un piccolo cestino, quanto può valere? Durante i mesi invernali,in particolar modo, dove i ritmi sono più lenti, dedichiamo molto tempo all’autoproduzione.
Partendo dalla nostra farina di grani antichi e utilizzando il piccolo mulino a macina di nostro padre, facciamo un pane semplice e genuino. La cottura viene fatta nel forno a legna e una volta acceso organizziamo infornate condivise. Che bello fare colazione con pane e marmellata autoprodotti, una vera delizia! Ma dovete sapere che Laura e Samuele fanno due pani diversi, usando differenti lieviti madre e modalità di preparazione. C’è una piccola sfida ogni volta su chi fa il pane più buono, chi avrà ragione?
Utilizzando il latte prodotto dalle mucche allevate dall’azienda della Comunità della Guedrara, produciamo un formaggio con latte crudo e caglio vegetale. Non pastorizzando il latte, il risultato non è mai lo stesso perchè cambiano i fermenti lattici, ad esempio dall’alimentazione delle mucche o dalla temperatura esterna. Ci piace sperimentare e provare nuovi gusti, così nascono formaggi con spezie, zafferano, erba medica, aglio e rosmarino. I nostri formaggi non sono ancora in vendita ma ad ogni mercato ci piace portare una formaggella e farla assaggiare con un pezzo di pane.